Oggi vi scrivo due parole sullo Sportello di Ascolto che la Direzione del Belavocado mi ha chiesto di istituire per il personale del ristorante.
La premessa che tutti voi conoscete, ma ve la ricordo, è che lavorare in un ristorante sicuramente procura stress, che lo stress usura la persona, che può arrivare ad originare malattie.
Quello che molte persone non sanno, è che lo stress aumenta la percentuale degli errori e Francesco dice “un errore da stress costa 1.080 euro“. Ridurre lo stress è un obiettivo anche del ristorante, quindi, non solo della persona che lo vive.
Ciò che forse non sapete, inoltre, è che lo stress riduce le vendite e quindi il fatturato. Pare strano, vero?
Messi assieme questi concetti, potete comprendere perché il Belavocado abbia deciso di creare questo sportello d’ascolto. Per una volta, gli obiettivi aziendali e quelli del personale vanno di pari passo. Alla Direzione piace che le persone lavorino in modo umano ed al tempo stesso ciò aumenta le performance.
Vediamo a questo punto in cosa consiste.
Nell’ufficio che il Belavocado ha in centro a Montagnana, in via Carrarese 10, ci sono anche io. Riceverò lì le persone che vorranno usare il servizio, ovviamente in momenti in cui non ci sono altri colleghi.
Come prevedono la legge e il Codice Deontologico degli Psicologi, in ufficio c’è un cassetto chiuso a chiave, la chiave la possiedo solo io. Questo per garantire la privacy.
Per gli stessi motivi, Francesco non potrà usare questo servizio. Non devono esserci commistioni.
La Direzione del Belavocado mi ha commissionato un pacchetto di ore mensili e nell’ambito di questo pacchetto, posso ricevere il personale, in modo del tutto gratuito per loro.
Nell’ambito di queste sedute potremo affrontare disagi dati dal lavoro (speriamo pochi) ed anche aspetti personali, familiari o relazionali.
Per fissare un incontro con me, basta andare sul mio profilo e prenotare un incontro nel calendario.
